La pizza fritta è uno dei piatti più simbolici e rappresentativi della cucina partenopea, in pochi conoscono però le sue umili ed antichissime origini.
Si narra che la tradizione della pizza fritta nasca nel secondo dopoguerra, quando nella città di Napoli avere gli ingredienti per condire la pizza classica, e soprattutto il forno a legna per cuocerla, era diventato un lusso. Fu così che si iniziò a chiudere l’impasto su sé stesso con il ripieno all’interno e friggerla nell’olio bollente fino a renderla dorata all’esterno. Questa preparazione, oltre ad essere molto più economica, gonfiava ancora di più la pasta rendendo il piatto più saziante, cosa non indifferente in periodo di carestia.
Uno dei nomi con cui divenne celebre questo tipo di preparazione è “a ogge a otto” in quanto, specialmente nel dopoguerra era in voga l’usanza di prendere la pizza a credito, ovvero consumarla subito e pagarla la settimana successiva, otto giorni dopo.
Proprio in questi anni la pizza veniva preparata in casa dai pizzaioli durante il giorno di riposo, per arrotondare le entrate domestiche. Tradizione vuole che l’impasto fosse incarico del marito, mentre alla moglie spettava la cottura e di seguito la vendita della pietanza, che molto spesso avveniva sull’uscio di casa. Una sorta di street food dei tempi!
Questa usanza divenne così celebre da essere addirittura ritratta nel film “L’oro di Napoli” diretto da Vittorio De Sica, dove una giovane Sophia Loren interpretava appunto la moglie di un pizzaiolo.
Ad oggi la pizza fritta è servita in tutta Italia e condita con vari ripieni, quello originario però era a base di ricotta e ciccioli, pezzi di grasso del maiale, scartati dai tagli più pregiati.
Il condimento più diffuso oggigiorno è con pomodoro e basilico, ma anche con parmigiano, ragù o pesto.
Da Bred e Renato puoi assaggiare due versioni della celebre pizza fritta!
Una più classica, con pomodoro San Marzano, fior di latte, ricotta di bufala e parmigiano reggiano. Un’altra invece “Acciugata”, con pomodoro San Marzano, fior di latte, ricotta di bufala e acciughe marinate.
Ti aspettiamo per provarle!